Tanti e trasversali gli spunti emersi nella diretta di sabato 24 ottobre, a conclusione di un percorso durato mesi. L’emergenza sanitaria, così correlata al tema di questa edizione, ha causato continue modifiche e trasformazioni all’evento, che però hanno originato una grande ricchezza di contenuti.
Nel dialogo con Giovanna Melandri sono state esplorate le implicazioni sociali e politiche della questione ambientale, che dopo anni di lotte non risolutive necessita di un nuovo paradigma, che non sia meramente cognitivo, ma orienti ad un approccio più elevato ed unitario.
Daniel Lumera sottolinea l’importanza del passaggio da “io” a “noi”, dato che neanche a livello biologico esiste un io, essendo l’uomo stesso un insieme di organismi viventi, e la necessità del superamento di qualunque forma di separazione.
Franca Giansoldati ha poi sintetizzato l’essenza delle ultime encicliche. Nella Laudato Si’ ritroviamo il concetto di cittadinanza ecologica e attiva, a sottolineare la responsabilità individuale, a partire dalle piccole scelte quotidiane, metre nella Fratelli Tutti emerge l’ecologia umana e interiore.
La professoressa Immaculata De Vivo ha dato il proprio contributo illustrando come la scienza abbia rilevato e dimostrato la convenienza di valori quali il perdono, la gratitidine, l’ottimismo, per la nostra stessa salute.
Il dialogo finale tra Lumera e Alex Bellini ha riconfermato, da un’altra prospettiva ancora, come il motore di tutto sia interiore. Per un’esplorazione, esterna o interna che sia, ciò che fa la differenza è la pazienza e la fiducia incrollabile di avere a disposizione tutto ciò che occorre. La trasformazione ha inizio quando si smette di lottare “contro” e si entra nell’accoglienza. Anche questa emergenza può insegnarcelo.
L’evoluzione richiede un passaggio ben preciso: dal produrre e avere di più, al produrre e vivere MEGLIO.
Concordi anche i contributi delle Ambasciatrici del Perdono di questa edizione.
Vandana Shiva ci invita a ristabilire la connessione con Madre Terra attraverso il perdono
M. Pilar Cases, presidente del Geoparco Mondiale UNESCO sede del nostro progetto I Dialoghi con la Natura, ci esorta a riscoprire i contesti naturali come luogo di evoluzione e benessere.
In conclusione, la vera rivoluzione che anche le tematiche ambientali suggeriscono è: dal basso e partendo da dentro, dove tutto ha origine.
Il viaggio più bello, più utile, più trasformativo… è quello dentro di noi.
La registrazione integrale rimane a disposizione di tutti sul canale YouTube dell’Associazione.