Rientriamo dal IX Congresso di Nessuno Tocchi Caino – Spes contra Spem arricchiti e fiduciosi, per la profondità degli scambi e la bellezza della visione comune che ha unito tutti i partecipanti.
Il 17 e 18 dicembre si sono alternati sul palco del teatro nel carcere di Opera interventi e testimonianze di persone detenute, giornalisti, avvocati, associazioni, rappresentanti delle istituzioni, introdotti dai referenti della storica lega internazionale, ispirata da Marco Pannella.
La Presidente Rita Bernardini, in primis, al suo 12° giorno di sciopero della fame, azione nonviolenta preludio ad una “spedizione” in Parlamento, per sollecitare misure sempre più urgenti per le condizioni inumane delle carceri italiane, che espone dati alla mano.
Sergio D’Elia, il Segretario, che in un bellissimo intervento ha ricordato come i pensieri possano travalicare i muri, anche quelli di una prigione, interiore o esteriore che sia, produrre risonanza, creare nuove realtà, sul piano concreto. Intuizione in comune con antiche conoscenze e con la visione del My Life Design. Ha inoltre dichiarato che quando sembra non vi sia alcuna luce in fondo al tunnel, possiamo e dobbiamo ricorrere alla nostra luce interiore, quella della coscienza. E proseguire tutti insieme nell’opera di con-versione, dalla violenza alla non violenza, dall’odio all’amore. Non per vincere, ma per con-vincere, attraverso la forza del dialogo.
Daniel Lumera, formatosi proprio secondo la tradizione indovedica e Gandhiana, ha spiegato come smettiamo di essere violenti nel momento in cui ascoltiamo davvero noi stessi, liberi da condizionamenti esterni, seppur connessi a ciò che ci circonda. Perchè siamo tutti interconnessi, così come anche il Covid ha reso evidente, e non esistono entità separate, a partire dalla nostra biologia, una moltitudine interdipendente. Quando una persona finisce in carcere, la responsabilità è collettiva, quindi atteggiamenti di giudizio, punizione, esclusione, emarginazione, sono fuori luogo, oltre che inefficaci in termini di sicurezza sociale, e addirittura dannosi per la salute di chi li attua, come scientificamente dimostrato. Occorre invece mettere a disposizione opportunità di trasformazione: per questo i nostri interventi nelle carceri sono incentrati sul saper Essere, per liberare il passato, gestire le emozioni e comprendere il senso profondo di sé.
Tanti i preziosi interventi, come quello di Gherardo Colombo, incentrato su un altro dei pilastri del My Life Design, il passaggio dalla colpa alla responsabilità, che in ambito di giustizia si traduce nell’evoluzione da un modello retributivo, quello prevalentemente in vigore, focalizzato sulla pena proporzionata al reato, ad uno riparativo.
Luigi Manconi, storico sostenitore dell’inefficacia del carcere nella grande maggioranza dei casi, che ribadisce motivando debitamente, ricorda come questa istituzione non sia mai citata nella lungimirante Carta costituzionale, scritta da coloro avevano sperimentato sulla propria pelle la detenzione e la tortura.
Le più toccanti comunque sono state le testimonianze delle persone detenute presenti in sala, prevalentemente di alta sicurezza, con ergastoli ostativi, che raccontano il proprio doloroso percorso di presa di coscienza del danno arrecato, agli altri, a sè, alle proprie famiglie, e invitano a riflettere su come tenere in carcere una persona dopo 20, 30 anni di pena, sia privare di vita e speranza qualcuno di completamente diverso da chi commise il reato. E su come una persona “risanata” possa essere una ricchezza per la società, un testimone per parlare con i giovani, una vittora collettiva, un elemento di armonia e speranza per tutti.

Grazie di cuore agli amici di Nessuno Tocchi Caino, che stimiamo per l’impegno profuso in tante azioni concrete, per una giustizia realmente giusta e rispettosa dei diritti. A Rita Bernardini, esempio di autenticità e determinazione, a Elisabetta Zamparutti, presenza forte e accogliente, a Sergio D’Elia, per l’apertura e sensibilità, a Mauro Paolinelli, che ha innescato questa connessione.
Che il 2022 veda fiorire nuova consapevolezza, speranza e libertà!
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1 Comment
Rita Toscano
Meraviglioso,Meravigliosi.Grazie davvero per tutto questo che è così tanto…
Grazie per contribuire a ridare speranza ad ogni prossimo futuro e alla comprensione dell’importanza del valore che rappresenta il perdono nella quotidianità non apparente delle cose.