Siamo tornati a Brissogne (AO), sede della Casa Circondariale presso la quale, a partire dal 2020, portiamo Liberi Dentro.
In questa occasione Daniel Lumera ha incontrato le persone qui recluse per un dialogo di aperto confronto, accompagnato da Felicia Cigorescu e Luca Gonzatto, alla loro prima esperienza.
Sentiamo come è andata direttamente dalle sue parole:
“Mi ha colpito molto il fatto che il 70% delle persone fossero extracomunitari, per lo più giovanissimi, privi di documenti e permessi regolari, con la conseguenza di vivere ai margini, nella precarietà più assoluta, che li porta ad entrare e uscire dal carcere.
C’è un tema forte di mancato riconoscimento da parte della società, di assenza di un’identità, di una rete di appartenenza. Tutti fattori che portano ad una grande fragilità.
Mi sono immedesimato in loro e ho condiviso i momenti nei quali io stesso mi sono sentito perso.
Abbiamo esplorato il valore della Vita, che riserva sempre e comunque delle possibilità, se scegliamo, giorno dopo giorno, di coglierle.
E’ un tema provocatorio per alcuni, ma si è creata una bellissima energia di reciproca fiducia, di reciproco ascolto, di speranza anche. Lo scambio alla pari porta sempre ricchezza, per tutti.
Ne sono uscito grato e commosso e loro si sono detti contenti di aver rinunciato alla propria ora d’aria per parlare insieme, anche di un tema così delicato come il Perdono.”
Non ci resta dunque che avviare un nuovo progetto con questi ragazzi, per continuare ad approfondire i temi a noi cari: la consapevolezza di sè, la respons-abilità, la libertà e la gratitudine intese come stato interiore, a prescindere dalla detenzione così come da qualunque limitazione esterna.
Valori e strumenti fondamentali per un reintegro in società positivo al termine della pena, a beneficio di tutti.
Un grazie speciale a Betta Frera, che ha promosso questo incontro e ci ha riportati in un luogo che abbiamo molto a cuore!