La malattia diventa luogo di incontro tra tutti coloro che ne sono coinvolti: la persona malata, la sua famiglia, gli operatori sanitari e i molteplici interlocutori. Pertanto si creano spazi di relazione in cui questa nasce, cresce e si sviluppa grazie alle abilità comunicativo-relazionali degli attori coinvolti.

In alcuni contesti assistenziali, quelli in cui si prendono in carico i bisogni globali della persona, la relazione entra proprio a far parte della cura come elemento cardine.

Poter coinvolgere tutti i protagonisti della storia attivamente, in modo collaborativo e non conflittuale, significa renderli parte pro-attiva nella costruzione, o meglio nella co-creazione, del processo di cura.

Durante tale processo di co-creazione della cura, possono manifestarsi difficoltà interpersonali e psico-emotive che generano occasioni di stress che, se reiterate, portano all’insorgenza di sintomi che possono assumere diverse forme, investendo la dimensione fisica, la sfera emotiva e cognitiva e aspetti osservabili sul piano comportamentale e relazionale.
Pertanto, l’acquisizione di strumenti di consapevolezza per le proprie ed altrui emozioni, pensieri e azioni permette non solo un più efficace rapporto terapeutico-relazionale con la persona
malata e comunicativo-relazionale con i familiari, ma anche un migliore controllo dello
stress professionale
che spesso, se non ascoltato, porta alcuni operatori al burnout.


L’attenzione alla prevenzione, in tale ottica, porta inoltre benefici a livello di salute e qualità
della vita professionale individuale
, con un deciso ritorno positivo sull’organizzazione di
appartenenza attraverso il miglioramento delle prestazioni e del clima interno della stessa.


Come risposta a tale bisogno, nasce il percorso “L’Arte della Cura: a passi di Gentilezza, dentro la danza trasformativa del PerDono”, che diventa parte integrante dell’Area Salute della My Life Design Onlus.

Si mettono a disposizione dei partecipanti strumenti attraverso i quali fare esperienza e maturare la capacità di integrare nel proprio vissuto costrutti quali la Consapevolezza, la Presenza, la Gentilezza e il Perdono.

Un grazie speciale alla dott.ssa Maria Rita Lombrano (clicca qui per conoscerla meglio) che ha ideato il progetto integrando il My Life Design e il Perdono creati da Daniel Lumera con la sua esperienza umana e professionale medica specialistica, maturata nel campo della cura globale.

Il percorso può essere strutturato per effettuare formazione accreditata ECM per il personale sanitario.

(Disegno realizzato dai ragazzi partecipanti al progetto sociale “Accendiamo un Sole“, grazie al quale all’inizio dell’emergenza sanitaria era stato creato un ponte tra bambini e adolescenti limitati dal lock-down, le persone ammalate negli ospedali e il personale sanitario che se ne prendeva cura)

3 Comments

  • Luigia Cimatti
    Posted Luglio 6, 2022 2:52 pm 0Likes

    mi interessa molto questo percorso, sono un’insegnante in pensione ma anche presidente di un’associazione di volontariato che si rivolge a utenti del DSM e loro familiari, fate un corso su questo argomento? Mi piacerebbe saperne di più

    • admin
      Posted Luglio 6, 2022 5:48 pm 0Likes

      Cara Luigia, i nostri interventi in ambito di salute non sono mirati per patologie specifiche, ma mettono a disposizione strumenti per integrare la cura di sè, la cura, anche professionale, del prossimo e la relazione tra le parti (persona ammalata, familiari, personale sanitario).
      Ti metto in contatto con l’Area Salute dell’Associaizone, coordinata dalla dott.ssa M. Rita Lombrano, così potrete sentirvi per una chiaccherata di approfondimento.
      Un caro saluto e grazie per averci scritto.

  • Rita
    Posted Luglio 6, 2022 5:42 pm 0Likes

    Grazie💖

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