Condividiamo, col suo permesso, l’estratto di una lettera scritta da uno dei partecipanti di Liberi Dentro, il percorso di consapevolezza che porta il My Life Design negli istituti penitenziari.
Si tratta di un giovane ragazzo che ci dona la sua testimonianza su come questo periodo sia stato particolarmente difficile, in quanto persona reclusa, e di come le pratiche apprese durante il percorso effettuato gli siano state di aiuto.
Al momento i progetti all’interno delle carceri sono sospesi, a causa dei divieti imposti dall’emergenza sanitaria tuttora in corso nei penitenziari, ma speriamo di poter ricominciare al più presto!
Nel frattempo, abbiamo raggiunto coloro che già in passato avevano fruito di tali percorsi con lettori MP3, affinchè abbiano a disposizione le pratiche guidate di respirazione consapevole, focalizzazione e meditazione, con l’intento di far sentire la nostra presenza e mettere a disposizione strumenti utili per continuare il proprio percorso anche da soli.
Un grazie di cuore a Valeria Pompili e Manuela Zavan che hanno condotto e registrato le pratiche, a Daniel Lumera, ideatore di Liberi Dentro e del Metodo a cui si ispira, e a tutti i sostenitori di tali progetti.
“Aprire una scuola significa chiudere una prigione” (Victor Hugo)