“Tu sei in ogni parola che pronuncio e in ogni respiro che faccio” così recita questo biglietto, pescato da una scatola piena di messaggi scritti e arrotolati con cura, come dono ai partecipanti di uno spettacolo teatrale bellissimo, che ha unito attori professionisti e detenuti.
Invitati dalla direzione del carcere di Orvieto, neo Città Gentile, con il quale stiamo avviando delle sinergie, abbiamo avuto il privilegio di assistere alla prima rappresentazione “fuori dalle mura”, insieme ai cittadini sensibili a questi crocevia culturali e sociali ed ai familiari delle persone recluse, qui sul palco, riuniti intorno ai loro bimbi, dopo una meritatissima standig ovation!

Non vediamo l’ora di portare il nostro contributo in questo istituto penale così lungimirante, che ha reso possibile un percorso teatrale virtuoso al punto di superare le barriere architettoniche e burocratiche..
Per nulla scontato anche il tema dello spettacolo: le relazioni d’amore sono messe a durissima prova dalle privazioni imposte dalla reclusione, come ben trasmesso da questi attori detenuti che, guidati da Patrizia Spagnoli, criminologa e teatroterapeuta, hanno unito esperienze personali e amori immortali, come quello di Giulietta e Romeo.
Insomma, tenete d’occhio questo spettacolo, nel quale si piange di commozione ma anche di gioia, si riflette e si ride!

Grazie di cuore a tutti coloro che lo hanno reso possibile, dagli attori alle forze dell’ordine, e grazie all’ammistrazione comunale di Orvieto, ad Alda Coppola, Assessore alla Gentilezza, e Marina Casasole, volontaria attiva sul territorio, per quello che realizzeremo insieme a beneficio di questa splendida città e della sua comunità 🙂